RISPETTO E GRATITUDINE ETERNA AGLI ULTIMI IN GRIGIOVERDE

1945 – 2012 
ONORE E RISPETTO ETERNO
PER GLI ULTIMI IN GRIGIOVERDE
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*Forse sbagliamo, uomini del nostro tempo, a volgere lo sguardo indietro.
E forse in tanti arricceranno il naso. Forse qualche altro verrà ad eccepire che “ormai è acqua passata” e che non era il caso di “riprendere il discorso”. 
Ma già da qualche giorno l’Italia “ufficiale e legale” ci sta inondando, con tutti i mezzi moderni disponibili, delle solite e trite rievocazioni storico-pedagogiche a senso unico sulla “epopea” partigiana, sul “secondo Risorgimento”, sui “morti buoni”, tutti Martiri “onorabili”, perché “riconosciuti” dal sigillo di garanzia “morale” di questa Italiuccia nata dalle macerie ,materiali e morali della nostra amarissima sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale.

Così noi, se non altro per operare una corretta “integrazione” (e senza con ciò voler snobbare i Caduti della parte “vincente”), ci sentiamo in dovere di parlare alla nostra stessa coscienza, tornando con la mente a quei “morti sbagliati” di Aprile di cui il Regime attuale non vuole, non può parlare con onestà e serenità perché, nonostante e contro “il vento della Storia”, si permisero di andare a morire in divisa italiana, col gladio sulle mostrine nere, contro lo stesso Nemico con cui nel ’40 ci si era scambiati una formale dichiarazione di guerra.
Senza tener di conto che esso, unilateralmente, s’era dichiarato nostro “liberatore”.

* Noi, sulla materia, crediamo d’esser stati sempre civilmente sereni. Perfino negli Anni di Piombo della “contestazione” rossa scrivemmo e distribuimmo ciclostilati semi-clandestini che non si limitavano a “rivendicar radici” o a fare mera Apologia dei Vinti (e sarebbe stato dialetticamente ineccepibile data l’aria di contrapposizione che tirava forte), ma che chiedevano che cessassero “le celebrazioni dell’odio civile che perpetuavano la divisione degli Italiani”.
Per questo è con ancor meno passionalità , se possibile, che riteniamo utile, oggi più che mai, chiedere che il Dibattito sulla Repubblica Sociale Italiana venga rimeditato anche alla luce della recente e definitiva riscoperta del valore-Nazione.

***Fu davvero aberrazione politica e fanatismo individuare nei ”liberatori” americani “l’intruso”, il Corpo Estraneo, l’Aggressore , il Nemico dell’Italia e degli interessi europei?
Fu davvero “protervia reazionaria” morire per tenere in piedi uno Stato che ,in un mondo svuotato,continuava ad agitare Miti aggreganti per la Comunità Nazionale, idee, soluzioni ed originali “messaggi sociali” ? Fu “follia” andare a morire per chiudere il nostro confine orientale dinanzi all’avanzata del comunismo e per conservare e difendere dagli Slavi l’Italianità di Trieste ? Fu solo “una banda di collaborazionisti disperati” e”delinquenti” quella che a nord, dal 43, si organizzò attorno ad un Capo del Governo che non voleva accettare il voltafaccia di Badoglio e che voleva “tener fede ai patti stipulati” in nome dell’ONORE d’Italia ? 
Furono ingannati oltre 20.000 ufficiali che giurarono solennemente in Roma dinanzi al generale Graziani, il leggendario Leone di Neghelli ? Furono “costrette” le Prime Donne d’Italia che accorsero nei ranghi del Servizio Ausiliario ed i ragazzi , le “Fiamme Bianche” che vollero arruolarsi a tutti i costi ancor prima dei diciott’anni ? Ed “abbacinati” tanti giovani, anche non fascisti, che accorsero attorno a quel mito Vivente che era il Principe Junio Valerio Borghese, nella Decima Mas ? 
OTTOCENTOMILA Soldati delle varie Armi indossarono l’uniforme grigioverde della RSI. La tradizionale uniforme italiana. Quasi tutti erano Volontari. 
Circa quarantamila caddero in combattimento; altri cinquantamila furono uccisi, assassinati dopo il 25 Aprile, a guerra finita, come ha inoppugnabilmente dimostrato Giorgio Pisanò nella sua Monumentale”Storia della Guerra Civile in Italia”.

* Quasi tutti, dopo, conobbero licenziamenti, carceri, persecuzioni, limitazioni dei diritti civili, discriminazioni d’ogni sorta ed aggressioni personali fino al vero e proprio linciaggio. E moltissimi, già prigionieri, che non accettarono d’arruolarsi col Regno del Sud, furono mantenuti in campi di concentramento inglesi, americani e russi tornarono a casa, quando tornarono, anche dopo il 1948, dopo aver lavorato come schiavi in campi di concentramento sparsi in mezzo mondo. Dalla Russia non tornò quasi nessuno.

* Ecco, quello che vorremmo oggi riaffermare è questo : che essi meritano Rispetto, perché caddero per l’Italia, magari anche “per una certa Idea” dell’Italia”. E’ sangue nostro. Versato non per meschini egoismi, per illusione d’onori, vittoria, saccheggi e gloria, ma per una ”obbedienza”, una motivazione, una testimonianza, una “scommessa” nazionale che riguardava cioè il Destino del nostro Popolo , della nostra Comunità Storica.
Hanno perduto. Sì. Ed il vincitore non potrà mai rappresentare davvero l’Italia Intera perché ha fondato il suo “ordine” proprio cristallizzando quel momento storico di divisione per porlo come premessa e fondamento sanguinoso del proprio Potere sprezzante ed arrogante proprio perché “colpevole nelle origini” e, dunque, con l’eterna coda di paglia.

* Non vinse “l’antifascismo”. Né tanto meno l’Italia in quell’Aprile di vendetta e di sangue.
Vinsero solo, si noti, gli attuali Padroni del Mondo. Fu messa in ginocchio l’Europa intera. Fu occupato il Mediterraneo. Mezza Europa fu data in pasto alla Russia di Stalin. Furono gettate le basi per il dominio finanziario dell’intero Globo.
E adesso, come Popolo,siamo assenti dallo scenario della Storia. Anche dove dovremmo essere presenti per forza, per interessi naturali, per vocazione, per collocazione geografica. Anche a due passi da casa nostra.
Senza più nulla da rivendicare. Comprimari, Spettatori. Talvolta anche “comparse”. A rimorchio, con la schiena curva. E furbeschi, grotteschi, con l’eterna tentazione dei “giri di valzer”, con la vocazione della strizzatina d’occhio…ora al Re di Francia…ora al Re di Spagna. “Tifosi” sempre di una qualche “squadra” straniera. Col complesso dei piccolini e dei poveracci. Un’immagine squallida per tutti. Un’Italia latitante. Che non ha più un suo ruolo da giocare, interpretare.

* PER QUESTO RICORDIAMO, GRATI E COMMOSSI, QUEI MORTI D’APRILE. GLI ULTIMI IN GRIGIOVERDE.
Dal più Grande, macellato ignobilmente come un animale da cortile, al più umile, finito in una fossa comune senza un nome, senza un croce. Senza un fiore ancor oggi.
Li ricordiamo perché con un Esempio Supremo ci hanno testimoniato e ricordato che si può perdere con Dignità, rimanendo sé stessi. Senza abiurare, senza rinnegare, senza inginocchiarsi.
LI RICORDIAMO perché essi disperatamente vollero essere e FURONO L’ITALIA.
L’ultima scheggia di un’Italia desiderosa di “possedere le chiavi di casa” e di scrivere da sola, coi propri colori di sempre,con Onore, un’altra Pagina soffertissima della SUA Storia antica e nobile.

(guido virzì)La Divisione "monte Rosa" della RSI, schierata nel campo d'addestramento di Sennelager in attesa della visita di Mussolini


PRIMO TURNO FRANCESE: MARINE LE PEN AL 20% !

Una Donna come Alfiere.

Anche per l’Italia.

Siamo innamorati di questa Idea fin dalla nascita di “OCCIDENTE”. Sarebbe una carta che ,da sola, permetterebbe di smazzare, eliminando dal campo mille pregiudizi e riserve mentali.L’Immagine della Donna, di per sè, è escludente di qualsiasi idea di “Ferocia”. E toglierebbe alla Destra quella poco simpatica maschera di CASERMA PER SOLI UOMINI.IL NOME PATRIA NON E’ FEMMINILE ?L’ITALIA NON E’ DA SEMPRE RAFFIGURATA COME UNA DONNA ?LA PATRIA, POI, E’ OGGETTO D’AMORE. E CON UNA DONNA COME SIMBOLO SI CAPISCE MEGLIO.IL PATRIOTTISMO (caro Finish!) NON E’ ODIO, MA AMORE, TUTELA, DEVOZIONE, RISPETTO. Perfino Passione.Marine Le Pen NON è “più brava” di suo padre.Semplicemente NESSUNO può vederla come capo di un “partito di paracadutisti e picchiatori”. E Nessuno può immaginarla “torturatrice” e/o persecutrice.E’ DONNA. E questo “taglia” già mille retropensieri giusto alla base.

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STRAGI, SERIAL KILLERS E PIETA’ A BUON MERCATO.

  

 -I MOSTRI TRA NOI-

                                                                   ° Dall’America le notizie spicciole di cronaca nera NON ci arrivano quasi mai….Solo quando si tratta di belle stragi clamorose….Quindi dei serial killers che strangolano donne, di matti che bruciano i barboni, di maniaci che uccidono bambini…in genere NON SAPPIAMO NULLA. NON ci fanno mai vedere le Vittime. I loro corpi straziati.
Nè ci dicono quando il Mostro viene preso…Non è , “non fa” notizia”. Non ci parlano delle Prove contro di Lui.Ma appena viene condannato a morte o all’ergastolo tutti i TG del mondo non fanno che riportare delle Mobilitazioni Innocentiste in favore dell’Assassini. Fotografato sempre in posa pietosa, mite, con le mani in grembo…con la boccuccia ad O….Lui è la Vittima. Le accuse sono una montatura.
Lo si punisce solo perchè , come Calimero, è piccolo, povero e nero e la Società lo vuole morto come simbolo, come capro espiatorio. E la damazza firma la petizione, il regista rilascia con sicumera dichiarazioni di fuoco e lo studentello figo si commuove, dà volantini per “difendere una Causa”…di cui non sa nulla…così…”per principio”….E così si ritrovano a difendere il Peggio, il Male, gli Orchi.
Nessuno gli ha fatto vedere le foto dei mitragliati, dei bambini fatti a pezzi, delle donne sventrate…..Nessuno gli ha fatto sentire il fetore orrendo delle viscere esposte, dell’urina sparsa attorno negli spasmi della morte violenta, l’orrido sentore dolciastro della carne torturata che marcisce in un fosso, in uno stagno putrido ,in una discarica fetida …Non  contano….Non esistono…
Conta la faccia di cane bastonato, in cella, con la boccuccia ad “O”. Conta il ghigno finale della Bestia furba che non vuol subire danni, colpi.

Viviamo in un mondo strano. 
Ed in una società che ha capovolto le carte in tavole. BISOGNA assolutamente NON lasciarsene infettare. E restare lucidi, freddi…..Giusti. Anche implacabilmente. E capire che i Mostri sono anche tra noi

I PARTITI MANTENUTI DALLO STATO ? SOCIALISMO REALE ! UNA VERGOGNA ED UNA TRUFFA.

.. I professori, british, sobri, affabili ed eleganti, si rivelerebbero solo una decorazione barocca su un water se non ponessero la parola fine agli sprechi ed alle ruberie della Politicaccia italiana .

 E comunque ci dovrebbero almeno provare. Come? Fine dei rimborsi forfettari, ai partiti per esempio. Equità fiscale, lotta alla corruzione. Mandiamo a casa quell’esercito di faccendieri che inonda l’Italia di piccoli imbrogli e trasforma perfino ragazzi in gamba in squallidi portaborse.

 Diamo ad una Corte speciale il diritto di controllare sul serio i conti delle botteghe di partito e di censurarli non solo platonicamente.

 Le vergogne di questi giorni hanno schizzato fango a 360°. E nessuno riesce a capire in forza di che i Partiti pagati dallo Stato debbano e possano divenire Società d’Investimento con i soldi “in più” ricevuti nel tempo dal Pubblico Erario. La “legge di settore” qui, com’è chiaro, manca. I Partiti sono circondati da un alone di “intoccabilità” che ormai è stato percepito ed inquadrato da tutta l’opinione pubblica italiana. E c’è schietta Indignazione. Il Giocattolo “non tiene” più ed i clowns in pista non fanno più sorridere nemmeno gli infanti. C’è altro, naturalmente. I sedicenti “scippati” – Rutelli, Bianco e soci nella Margherita, Umberto Bossi  nella Lega Nord, tanto per fare qualche nome di vittime – raccontino come va il mondo, perché alla loro ingenuità, politicamente parlando, è  ormai difficile credere.  Purtroppo.

 Certo, se Mario Monti chiedesse ai partiti, vivi o quasi morti che siano, di restituire la parte di rimborso elettorale non speso, destinando i soldi agli esodati o all’adeguamento delle pensioni appena tagliate….sarebbbe forse il Primo vero Miracolo Italiano dopo quello degli anni ’60. Anche con un decreto Una Tantum, anche con un “colpetto” di una volta sola:

 dentro le Casse pubbliche, di nuovo, il sovrappiù che è servito o serve ai partiti, per giocare in borsa, investire all’estero o creare aziende  con prestanome. Tutte cose che contrastano col principio della Liberalizzazione. Perché i Partiti dovrebbero restare “zona franca” ?

(dal N° 80 dell’Agenzia “OCCIDENTE” del 6 Aprile 2012)